Alta marea per un delitto by Philippa Pearce

autore:Philippa Pearce [Pearce, Philippa]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858523025
editore: Piemme
pubblicato: 2019-08-26T16:00:00+00:00

12

Sciroppo

La prospettiva della gita in bicicletta con Ran aveva risollevato il morale di Kate, dopo la partenza di Anna, ma quando Ran le disse che era pronto per partire, Kate non se la sentì più: Sciroppo era scomparso!

Una sera verso metà settimana non era rientrato per la cena e neppure per dormire. Era un fatto molto strano, ma secondo la madre anche il gatto più casalingo ama trascorrere la notte fuori, ogni tanto. Il giorno dopo lo avrebbero sentito sicuramente miagolare implorando di entrare.

Invece Sciroppo non era tornato il mattino seguente, né il pomeriggio e neanche la sera. A quel punto, si erano messi tutti in agitazione, e Kate aveva cominciato ad avere paura. Lo aveva cercato dappertutto, in casa e nel giardino, e anche in quei posti nei quali sarebbe potuto rimanere chiuso accidentalmente, come la rimessa del giardino, il ripostiglio degli attrezzi, credenze e armadi di casa.

Era andato a cercarlo in giro, dai vicini che lo conoscevano come Ginger, e anche loro non lo vedevano da un po’ di tempo.

Allora Kate entrò nel cimitero, lo perlustrò a fondo e girò intorno alla chiesa, guardando attraverso le vetrate. E fu così che scoprì che le finestre della chiesa non erano finestre vere e proprie, perché non si aprivano; solo la sagrestia ne aveva una moderna, che poteva essere aperta dall’interno. Kate si ricordò di quella volta in cui Sciroppo era salito sul tetto, quando gli operai avevano issato le scale; era probabile che il gatto, particolarmente attratto dalla sagrestia, avesse trovato la finestra aperta e fosse entrato? Poi, forse, la finestra era stata chiusa e lui era rimasto intrappolato là dentro.

Kate andò alla porta principale della chiesa, ma era chiusa: il fatto la rese ancora più determinata e anche speranzosa.

La madre a quell’ora era al lavoro nella pasticceria, dove in genere Kate evitava di andarla a disturbare. Invece questa volta non ebbe esitazioni: chiese della mamma e le parlò del suo sospetto che Sciroppo si trovasse bloccato nella sagrestia. La signora Tranter si fece dare dieci minuti di permesso e andò con la figlia in parrocchia per farsi dare la chiave della chiesa.

Per strada, la donna lanciò a Kate una strana occhiata di traverso: − Hai detto di aver visto Sciroppo qualche tempo fa, sul tetto della sagrestia: allora vuoi dire che sei stata nel cimitero?

− Sì −. Kate non voleva più avere dei segreti su quell’argomento; l’unica cosa che desiderava ora era stringere il suo micio tra le braccia.

Il vicario in persona, gentilmente, accompagnò la ragazzina in sagrestia, mentre la madre tornava di fretta al lavoro.

La sagrestia era una stanza piccola e malandata, aggiunta alla struttura principale della chiesa, con una sola finestra. All’interno c’era una grande credenza, non perfettamente chiusa, che il vicario aprì del tutto: era piena di oggetti vari, soprattutto cotte.

− Sciroppo? − sussurrò Kate più volte, ma il gatto non c’era.

− Lo sai − disse il vicario, fissandola − che gli antichi egizi credevano che dopo la morte i gatti andassero in un paradiso speciale, dedicato a loro?

− Perché me lo chiede? − fece Kate.

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